L’arco è probabilmente l’elemento strutturale che per eccellenza ha sfidato i millenni. Nel nostro immaginario l’arco è elemento semicircolare costruito su due piedritti con la capacità di sostenere tutto quello posto sopra.
Il primo arco era costituito da due assi obliqui contrapposti. Successivamente le assi sono stati posti in verticale e sopra a questi è stato inserito un architrave. Problemi relativi alla fragilità ed ai limiti strutturali di questi elementi in determinate situazioni, hanno man mano favorito la struttura ad arco come lo identifichiamo oggi. Inserendo elementi cuneiformi da un piedritto all’altro si realizza l’annullamento delle forze verticali sulla luce dell’arco e si distribuisce sulle spalle e ai lati (struttura spingente). Caratteristica questa che ha permesso di realizzare delle strutture monumentali che, attraversando i tempi, sono arrivate fino a noi.
Gli archi in cotto
I materiali costitutivi degli archi variano dal legno, alla pietra, ai mattoni al ferro, al calcestruzzo. Il mattone in cotto da sempre è stato il materiale più versatile nella costruzione di archi. La difficoltà maggiore è stata sempre quella del taglio della pietra: con il cotto invece la realizzazione può essere effettuata con mattoni tradizionali o con mattoni realizzati a forma di cuneo.
Fermo restando che un arco si possa realizzare anche a secco con mattoni cuneiformi perfettamente adiacenti faccia a faccia, il legante da sempre utilizzato è la malta cementizia. Questa ne costituisce il giunto e allo stesso tempo, nel caso dei mattoni regolari, ne costituisce anche il cuneo.
E’ interessante come gli archi in mattoni trovano ancora spazio all’interno dei nuovi progetti, nei recuperi e nelle ristrutturazioni. Spesso rimuovendo gli intonaci si scoprissero queste strutture che vengono riqualificate a mezzo sabbiatura. I mattoni e le mattonelle in cotto, con le loro innumerevoli forme e texture, sono un rivestimento ideale per pareti, elementi architettonici decorativi, scale, archi, colonne.
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