Il cotto fatto a mano
Il cotto fatto a mano è realizzato con una procedura artigianale potremmo dire “romanticamente” molto simile addirittura a quella usata per fare il pane: una volta prelevata, l’argilla viene ripulita da ogni impurità, lasciata all’aria aperta per alcuni giorni, macinata in polvere finissima e poi utilizzata per la creazione degli impasti.
Su di un piano di lavoro viene stesa della sabbia e si procede con il miscelare acqua e argilla fino a ottenere dei panetti, i quali vengono inseriti in stampi ben pressati che producono le forme. Appena uscite dallo stampo, le mattonelle vengono posate su di un pavimento riscaldato e lasciate ad essiccare per circa due giorni.
Nel frattempo gli artigiani eseguono la rasatura dei bordi con una procedura rigorosamente manuale e quando il processo di essiccazione è completato, le piastrelle sono messe nei forni per essere cotte ad una temperatura che va dai 900° ai 1020°. Il calore penetra al loro interno, creando delle sfumature cromatiche.
Dopo la cottura rimangono ancora per qualche giorno nei forni, poi vengono tolte e sono pronte per la posa.
Il cotto industriale
Con i metodi industriali gli impasti sono invece eseguiti da speciali macchinari, sono duri e resistenti agli sbalzi termici ed il risultato è quello di una superficie più regolare, senza imperfezioni, con piastrelle di aspetto simile le une alle altre e di una colorazione priva di sfumature, che rendono il cotto industriale adatto anche ad ambienti moderni; è molto utilizzato altresì per gli esterni, per rivestire viali, portici o scale, riceve dei trattamenti con impregnanti a solvente per far sì che sia resistente al gelo e agli sbalzi climatici, è una pavimentazione molto longeva ed elegante.
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