Il riscaldamento a pavimento è uno dei sistemi più confortevoli e pratici utilizzati al giorno d’oggi negli spazi abitativi. Di fondamentale importanza è la scelta accurata del tipo di pavimento che sarà ancorato sopra l’impianto radiante. Infatti, in molti commettono l’errore di scegliere materiali non idonei, ignari delle caratteristiche contro indicate per il riscaldamento a pavimento e le conseguenze negative che ne derivano. Cotto Antiqua vi spiega l’importanza di questa scelta mettendo a confronto il cotto con i materiali industriali prefiniti, come il parquet.
Caratteristiche del pavimento in cotto
Il cotto fatto a mano e cotto a legna è un materiale naturale, scientificamente ritenuto il più grande mantenitore e conduttore di calore. Il parquet invece è composto principalmente da strati da betulla, uniti tra loro da colla vinilica, considerando che quando il calore sale trascina con sé tutto ciò che trova, si può immaginare ciò che si respira. Inoltre, non dimentichiamo che il legno è un materiale isolante e di conseguenza non ha senso usarlo in caso di riscaldamento a pavimento.
L’inerzia termica che contraddistingue il cotto fatto a mano e cotto a legna fa sì che il manufatto accumuli il calore e lo rilasci gradualmente nel tempo. Essendo un materiale poroso, inoltre, vanta caratteristiche igroscopiche, capaci di assorbire l’umidità ambientale e corporea, garantendo la massima traspirabilità del pavimento. Al contrario, il parquet crea un effetto negativo sul clima, perché ne aumenta l’umidità interna, creando condensa, che si riverserà negativamente sull’ambiente. Oltre a produrre un manufatto 100 % biologico, gli artigiani di Cotto Antiqua hanno garantiamo la massima traspirabilità del pavimento, per un caldo sano ed asciutto.
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